Per qualità, tradizione e spessore tecnico dei team partecipanti già si preannuncia come uno dei tornei più interessanti e maggiormente seguiti. In dodici si contenderanno la medaglia d’oro; ai nastri di partenza il gotha del calcio mondiale. Divise in quattro gironi da tre squadre, le big hanno già lanciato il guanto di sfida: Italia, Brasile, Francia, Argentina e Uruguay (in totale 16 titoli mondiali), non fanno mistero delle loro ambizioni.
Sette gli stadi che ospiteranno le competizioni ufficiali, ai quali si aggiungeranno i campi d’allenamento, sette le città coinvolte con una netta prevalenza della provincia di Salerno presente con l’Arechi, il San Francesco di Nocera Inferiore, il Simonetta Lamberti di Cava de Tirreni, il Marcello Torre di Pagani. A completare il quadro il Vigorito di Benevento, il Pinto di Caserta e il San Mauro di Casoria. L’Italia di Arrigoni andrà a caccia del tris (Sicilia 1997 e Gwangju 2015) confidando molto nel calore del pubblico campano che si preannuncia particolarmente numeroso sulle gradinate.
Italia ma non solo. La trentesima edizione dell’Universiade Estiva sarà l’occasione per vedere all’opera, dal vivo, in piazze solitamente escluse dai grandi circuiti internazionali, giovani talenti di alcune tra le più prestigiose fucine internazionali. E se l’Arechi di Salerno terrà a battesimo gli Azzurri che affronteranno all’esordio, il due luglio, i campioni in carica del Giappone, pregustano un grande spettacolo tecnico anche Benevento e Pagani dove si potranno ammirare dal vivo le nazionali di Francia e Brasile, mentre L’Argentina “ballerà” tra Nocera Inferiore e Cava de Tirreni, l’Uruguay sarà di scena a Caserta, Russia e Corea del Sud a Casoria. L’Italia è a digiuno di successi dal 2015 quando in Finale superò i padroni di casa della Corea del Sud per 3-0 grazie ai gol di Biasci, Regoli e Morosini. Fu quello il secondo oro conquistato dagli Azzurri alle Universiadi dopo l’edizione 1997 a Palermo (30mila spettatori alla Favorita) sempre in finale contro Corea del Sud.