La supercampionessa Usa Mikaela Shiffrin ha aperto la caccia a nuovi record con l’obiettivo di diventare l’atleta sugli sci più vincente di tutti i tempi. Nel mirino – quando ha solo 24 anni e davanti ancora un’intera carriera agonistica – ha infatti puntato al primato assoluto di 86 vittorie del leggendario svedese Ingemar Stenmark. Per adesso, vincendo lo slalom speciale a Levi, su una pista non troppo difficile, Mikaela ha ottenuto il suo 61esimo successo in Coppa del Mondo e soprattutto il 41esimo in speciale, battendo proprio il record di 40 che condivideva con Stenmark.
Davvero niente male per questa biondina sempre sorridente ma implacabile sugli sci e che ha già in bacheca anche due ori olimpici, e cinque titoli mondiali. Mikaela ha ottenuto inoltre la quarta vittoria complessiva in carriera, rinfoltendo così la sua personale mandria di renne, il premio che i locali lapponi assegnano ai vincitori. Anche nello slalom finlandese, la statunitense ha dato una lezione di sci a tutte le avversarie, chiudendo con il tempo di 1.57.57, staccando di circa due secondi la svizzera Wendy Holdener (1.59.35), seconda, e l’austriaca Katharina Truppe (1.59.51). La slovacca Petra Vlhova, al comando dopo la prima manche, ha commesso un errore.
Miglior azzurra, l’unica in classifica, è stata la trentina, Martina Peterlini 26esima in 2.02.94. Per lei, a 21 anni, sono comunque i primi punti in Coppa del Mondo. Martina, una delle quattro giovani leve mandate in pista dal nuovo allenatore Matteo Guadagnini, aveva l’alto pettorale 46 ed è comunque riuscita a classificarsi con una eccellente prima manche. Le altre tre non ce l’hanno fatta. Del resto neppure la veterana Irene Curtoni, unica italiana nel secondo gruppo di merito dello slalom, ci è riuscita, visto che ha chiuso la prima manche solo 35esima. Insomma, per Guadagnini e le azzurre c’è ancora parecchio lavoro da fare per risalire dal buco nero in cui da tempo è precipitato lo slalom speciale femminile italiano.