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Friday 22 November 2024
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Soldini, che impresa alla Line Honours Multihurs

Soldini, che impresa alla Line Honours Multihurs

 

Soldini, che impresa alla Line Honours Multihurs.

Più forte anche della avversità. Giù il cappello al cospetto di Giovanni Soldini, che regala all’Italia e alla sua straordinaria carriera un’altra perla, aggiudicandosi con l’equipaggio di Maserati Multi 70 la Line Honours Multihurs, stabilendo per giunta il nuovo record della regata in un giorno, 6 ore e 49 minuti, demolendo il precedente primato stabilito nel 2016 da Phaedo3 di oltre un’ora.

E dire che quando mancavano 146 miglia al traguardo di Antigua e quando Maserati era in piena bagarre con i rivali americani di Argo, a bordo è scattato l’allarme: si era infatti rotta la cerniera che tiene il solent (la vela di prua principale) sul cavo antitorsione che permette l’avvolgimento. Un danno piuttosto importante, difficile da riparare in navigazione. Ma nulla poteva fermare Soldini e il suo equipaggio, anche se la battaglia con Argo dello skipper Jason Carroll è stata entusiasmante, tanto che alla fine sul traguardo il distacco è stato di soli 7 minuti.

Nettamente più veloci delle altre barche, dopo poche ore dalla partenza Maserati e Argo hanno preso il comando della flotta dei multiscafi: “Ma vincere non è stato facile – racconta Giovanni Soldini – Il guasto alla cerniera del solent ci ha fatto perdere parecchio tempo, per molte ore siamo stati costretti a usare solo la trinchetta e abbiamo perso un bel po’ del vantaggio che avevamo accumulato. E poi Argo era un equipaggio eccezionale. Brian Thompson ha gestito Phaedo3 per sei anni e ne ha fatte di tutti i colori, sa benissimo come funzionano queste barche, senza dire di François Gabart”.

Con Giovanni Soldini hanno partecipato alla straordinaria avventura altri sette esperti velisti: gli italiani Vittorio Bissaro (tattico), Guido Broggi (randista), Nico Malingri e Matteo Soldini (entrambi grinder e tailer); gli spagnoli Carlos Hernandez Robayna (tailer) e Oliver Herrera Perez (prodiere); il francese Claude Thélier (tailer). “Siamo davvero contenti – conclude Giovanni soldini – dopo due anni di lavoro abbiamo imparato a gestire la barca piuttosto bene e soprattutto riusciamo ad essere super veloci”.