Riforma del Coni, mondo dello sport e politica sono meno distanti
Riforma del Coni, mondo dello sport e politica sono meno distanti. Si torna a parlare della riforma del Coni approvata con la legge di Bilancio dal Governo. E stavolta le posizioni tra mondo dello sport e mondo della politica appaiono assai più ridotte: “Non ero ottimista quando è arrivato questo provvedimento, lo sono invece oggi perché gli impegni presi sono importanti. Sarebbe una forma di autolesionismo se poi non avessero riscontro nella pratica”. A dirlo è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aprendo i lavori degli stati generali dello sport italiano al salone d’onore del Coni, alla presenza dei sottosegretari alla Presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti e Simone Valente.
Proprio Giorgetti ha detto che la riforma non è da considerarsi “perfetta ma buona, e ora va attuata con la collaborazione di tutti gli attori del processo”. Aggiungendo: “Bisogna interrogarsi sul futuro dello sport, affrontare la globalizzazione, ci si deve adeguare per affrontare questo tipo di sfide. Lo sport funziona, produce risultati, ma non può rimanere ancorato al passato”.
