“Ad oggi, la grave pandemia che stiamo vivendo ha colpito oltre 11 milioni di persone nel mondo, causando oltre 500mila decessi, di cui circa 35mila in Italia. Ciò nonostante, la Federazione ed il movimento pugilistico hanno saputo gestire questo drammatico momento e – da poco più di due mesi – le palestre di pugilato hanno ripreso l’attività: sono ripresi gli allenamenti di contatto e da questo mese potranno essere organizzate riunioni pugilistiche”. A parlare è il vicepresidente vicario della federazione pugilistica italiana, Flavio D’Ambrosi.
“Preme evidenziare che anche qui, come nell’erogazione di sostegni economici alle società, la Fpi è stata tra le prime Federazioni a riprendere l’attività. Ad oggi, infatti, le competizioni sportive, gestite da altre Federazioni, non sono ancora ripartite. Ovviamente, tutto questo ha comportato la necessaria applicazione – attraverso dei protocolli redatti dalla Federazione, su indicazione delle autorità preposte e del settore sanitario – di misure precauzionali a salvaguardia di tutti i tesserati. Contro un avversario invisibile noi dobbiamo tenere la guardia alta!”.