Finisce 10-10 l’esordio casalingo del Circolo Nautico Posillipo contro la Rari Nantes Florentia, in una Scandone messa a nuovo in occasione delle recenti Universiadi. Un match spettacolare quello andato in scena di fronte a circa 300 spettatori, tra cui il presidente del Circolo Posillipo Vincenzo Semeraro e il vicepresidente sportivo Antonio Ilario, e che ha visto espulsioni pesanti: la formazione rossoverde ha dovuto fare a meno di Luca Marziali già al 6’ del secondo tempo, allontanato per proteste. Nel quarto tempo la somma dei falli lascia il Posillipo senza Scalzone e nell’ultimo minuto di gioco rosso anche per Mattiello, mentre tra gli ospiti due le espulsioni per somma di falli entrambe nel quarto tempo.
Ad aprire la danza dei 20 gol totali messi a segno dalle due compagini, è stata la Florentia, subito riacciuffata per il primo gol dei padroni di casa. È Giuliano Mattiello a metterne a segno quattro reti, è lui anche il protagonista dei momenti decisivi della gara, con un rigore sbagliato nell’ultimo minuto del quarto tempo ma subito archiviato col gol invece centrato che regala la parità alla formazione di casa, che guadagna così il punto nella gara. I parziali del 2-3, 3-2, 3-1 e infine 2-4, raccontano di un Posillipo naturalmente sempre in gara che conquista il terzo tempo lasciandosi sfuggire, per poi riagguantarlo in corner, il quarto: “È stata una partita di grande sofferenza”, il commento a caldo dell’allenatore rossoverde Roberto Brancaccio, che ha abbandonato il bordo vasca ad un minuto e mezzo dalla fine per un rosso, così come il suo secondo Gennaro Mattiello e l’accompagnatore Rino Fiorillo, in un finale decisamente concitato. “Abbiamo recuperato gli uomini che mancavano, ma avevamo comunque da due giocatori, Paride Saccoia e Giampiero Di Martire, reduci da un infortunio il primo e un intervento chirurgico il secondo, ed entrambi hanno dato un grande contributo alla partita. Abbiamo giocato, poi, quasi tre tempi senza Marziali, il centroboa titolare, ma ciononostante abbiamo fatto nostro il terzo tempo”. Sul risultato finale Brancaccio aggiunge: “È un pareggio che alla fine ci sta, per l’andamento della seconda parte di gara dopo il break, in cui appunto abbiamo fatto bene nel terzo tempo, ma ci siamo persi nel quarto, come era già successo a Roma, nella prima gara di questo campionato: ecco, è su questo che dobbiamo lavorare, sia sul piano fisico che su quello mentale”.