Trecento alunni degli istituti scolastici della Capitale Luigi Einaudi, Convitto Nazionale, Pincherle, Pacinotti Archimede, Pascale e Federico Caffè hanno assistito all’ultima tappa del tour “Educazione, Formazione e Valore” di Patrizio Oliva al Teatro Ghione di Roma. Una platea attenta che ha ascoltato la storia raccontata dal campione di pugilato napoletano e ha partecipato al dibattito che ha fatto seguito allo spettacolo, con la regia di Alfonso Postiglione, che ha visto sul palco, insieme con Oliva, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il giornalista Mario Mattioli, l’organizzatore della tournee Maurizio Marino e l’attrice Rossella Pugliese, che ha interpretato nello spettacolo la madre del campione.
“Complimenti ai ragazzi che hanno avuto un comportamento esemplare, mostrando particolare interesse per questa storia e dimostrando che i messaggi raccontati sono arrivati, che le parole pronunciate hanno toccato i loro sentimenti, il loro animo. L’arte è una componente meravigliosa che consente a ognuno di dare la propria interpretazione – ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi -. Patrizio ci ha mostrato che il pugilato è una nobile arte che aiuta nella crescita individuale. Ho visitato la palestra Milleculure dove allena i suoi giovani. Questo nome vuole rappresentare i colori della vita: sta a noi utilizzare il pennello per scegliere che tipo di disegno fare, quanti colori utilizzare, se rendere la nostra opera in bianco e nero o se vogliamo darle tutti i colori cercando di viverla in modo sano, affrontando le difficoltà con l’aiuto della famiglia, degli amici, di noi stessi e della scuola. Lo sport è uno strumento formidabile: oggi abbiamo celebrato la boxe, ma qualsiasi sport è importante. Il nuovo comma 7 dell’articolo 33 della nostra Costituzione mostra il senso di rispetto del valore dello sport in tutte le sue forme, per qualunque disciplina, perché lo sport è una meravigliosa medicina naturale”.
“Quello che più mi ha colpito nel corso delle tappe in giro per l’Italia, indipendentemente dai territori, è stato il silenzio in sala durante lo spettacolo – ha aggiunto Patrizio Oliva – Avere centinaia di ragazzi delle scuole che seguono con una tale attenzione uno spettacolo teatrale è raro ed è la conferma che l’idea di questo progetto è vincente. La riprova l’abbiamo avuta, tappa dopo tappa, con il dibattito post esibizione che ha coinvolto decine di ragazzi in ogni occasione. La strada della legalità è la strada della libertà. Non c’è più dialogo tra genitori e figli nell’età più delicata, quella in cui è più facile che dai social arrivino anche messaggi sbagliati. Per i giovani è un momento di grande difficoltà perché crescono senza regole e spesso in un contesto sociale difficile. Proprio loro, invece, devono essere forti e saper accettare le proprie fragilità trasformandole in punti di forza ed è quello che ho cercato di trasmettere loro sia con la rappresentazione della mia vita, sia con il dialogo post spettacolo”.
“È stata una splendida esperienza – ha concluso Maurizio Marino – Abbiamo riempito i teatri in cui siamo stati in tutta Italia, con un’ampia adesione delle scuole, a conferma dell’importanza del messaggio che questo spettacolo vuole trasmettere ai giovani”. Il progetto, che si è sviluppato in otto tappe, è stato realizzato dall’associazione culturale Arteteca con il contributo del Ministero per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per lo Sport, con il patrocinio dell’Unione Stampa Sportiva Italiana e il sostegno di Union Gas e Luce.