“Il Giro d’Italia 2020? L’obiettivo era vestire per qualche giorno la maglia rosa ed essere di sostegno a Thomas: sembrava tutto perfetto, poi tutto è andato a monte per l’infortunio a Geraint. Con tanta forza di volontà abbiamo cominciato a pedalare alla garibaldina, andando in fuga e vincendo qualche tappa. Alla fine Tao Gheogegan Hart è riuscito a concludere benissimo tutto questo lavoro della Ineos”. Parla Filippo Ganna, che fa il punto su una stagione assai travagliata a causa dell’emergenza pandemica.
“Se riuscirò a vincere un grande Giro? Al momento non ci penso – aggiunge il campione del mondo della cronometro – Non sono come Wiggins, che era arrivato a pesare 75 chili; già quest’anno sono arrivato al Giro molto tirato. Voglio continuare su questa strada. Il futuro? Ci sarà ancora Ineos nella mia vita, lavoreremo insieme quest’anno e in quelli a venire. Froome ha fatto la storia del ciclismo, è un testone e, quando vuole qualcosa, la ottiene: mi auguro possa vincere ancora una grande corsa a tappe”.
Infine sulle prossime Olimpiadi, Ganna ha rivelato che “il piano è partecipare al Giro per arrivare pronto a Tokyo; però, chi lo sa. Un obiettivo per il 2021 sarebbe arrivare in maglia rosa al Giro sulle strade di casa, ma l’obiettivo fondamentale sarà l’Olimpiade a cronometro e la prova del quartetto. La gara in linea su strada a Tokyo? Ho sempre portato in alto la maglia azzurra con testa e cuore e, se il ct Cassani dice che posso farlo, lo seguo. Record dell’ora? Nel 2021 c’è tantissima carne al fuoco, finiti gli appuntamenti importanti arriverà anche quello”.
“Il Giro d’Italia 2020? L’obiettivo era vestire per qualche giorno la maglia rosa ed essere di sostegno a Thomas: sembrava tutto perfetto, poi tutto è andato a monte per l’infortunio a Geraint. Con tanta forza di volontà abbiamo cominciato a pedalare alla garibaldina, andando in fuga e vincendo qualche tappa. Alla fine Tao Gheogegan Hart è riuscito a concludere benissimo tutto questo lavoro della Ineos”. Parla Filippo Ganna, che fa il punto su una stagione assai travagliata a causa dell’emergenza pandemica.
“Se riuscirò a vincere un grande Giro? Al momento non ci penso – aggiunge il campione del mondo della cronometro – Non sono come Wiggins, che era arrivato a pesare 75 chili; già quest’anno sono arrivato al Giro molto tirato. Voglio continuare su questa strada. Il futuro? Ci sarà ancora Ineos nella mia vita, lavoreremo insieme quest’anno e in quelli a venire. Froome ha fatto la storia del ciclismo, è un testone e, quando vuole qualcosa, la ottiene: mi auguro possa vincere ancora una grande corsa a tappe”.
Infine sulle prossime Olimpiadi, Ganna ha rivelato che “il piano è partecipare al Giro per arrivare pronto a Tokyo; però, chi lo sa. Un obiettivo per il 2021 sarebbe arrivare in maglia rosa al Giro sulle strade di casa, ma l’obiettivo fondamentale sarà l’Olimpiade a cronometro e la prova del quartetto. La gara in linea su strada a Tokyo? Ho sempre portato in alto la maglia azzurra con testa e cuore e, se il ct Cassani dice che posso farlo, lo seguo. Record dell’ora? Nel 2021 c’è tantissima carne al fuoco, finiti gli appuntamenti importanti arriverà anche quello”.