Da Misano ad Aragon, una gara dominata dall’inizio alla fine. Nel Gran Premio di Teruel della MotoGp è il giorno di Franco Morbidelli, che trionfa in Spagna vincendo la sua seconda gara della categoria e riproponendosi anche per il discorso mondiale (ora è quarto con 25 punti di ritardo) . Un campionato che resta apertissimo con cinque piloti in appena 28 punti, quando mancano tre gare alla fine. A guidare la classifica iridata è Joan Mir, terzo ad Aragon dietro al compagno in Suzuki Alex Rins.
Una gara semplicemente mostruosa, dominata dall’inizio alla fine, quella del pilota romano trapiantato in Emilia Romagna in giovane età per seguire le orme di Valentino Rossi nell’Accademy VR46. A spalancare la strada in avvio al centauro della Yamaha Petronas è stata la caduta dopo poche curve del giapponese della Honda Takaaki Nakagami, che partiva dalla pole. “Bellissimo – le prime parole del pilota romano – come fare un bel viaggio. Sapevo che dovevo fare una gara aggressiva, quando ho visto la pista libera davanti a me ho dato tutto, concentrato al massimo, avevo un feeling con la moto strepitoso, il team è stato fenomenale. Dedico a loro questa vittoria”.