Dalla delusione d’Australia alla beffa amara del Bahrain per la Ferrari, ma mai come in questo caso si tratta di un sentimento a due facce. Le lente Rosse di Melbourne si sono trasformate nei bolidi di Sakhir, dove però la sfortuna – se così si può definire quella che anche il team principal, Mattia Binotto, chiama “mancanza di affidabilità” – ha colpito duro, specie il rampante Charles Leclerc, che dopo aver conquistato una superba pole, ha a lungo dominato la seconda, emozionante gara stagionale. Un improvviso problema al motore lo ha privato della meritata vittoria, relegandolo al terzo posto.
A gioire sono Lewis Hamilton, che si è preso la vittoria, e la Mercedes, che fa doppietta con Valtteri Bottas, ancora leader del mondiale per un punto sul compagno. Un’ombra cala su Sebastian Vettel, bravo solo nel bruciare il compagno al via ma poi non brillante nel duello con Hamilton e a sua volta vittima della sorte, quando ha perso l’ala anteriore. Ripartito dalle retrovie, il tedesco ha chiuso quinto, ed è già in ritardo in classifica, con le gerarchie di squadra messe in discussione. Leclerc è stato sorpreso al via dal meno emozionato Vettel e nella bagarre delle prime curve ha ceduto anche una posizione a Bottas.
Il ragazzo però ha subito tirato fuori la stoffa, attaccando e superando con autorità sia il finlandese sia il compagno di squadra. Dal sesto giro è cominciata la sua cavalcata, durata una quarantina di tornate e che sembrava portarlo, tra due pit stop e pochi patemi, ad un meritato trionfo. Nel frattempo si era consumato il mezzo dramma di Vettel, che dopo il secondo pit è stato raggiunto e superato da Hamilton. Nella mischia il tedesco si è girato e poco dopo, al 39esimo giro, inspiegabilmente, ha perso l’alettone. Un evento che lo ha cacciato lontanissimo dal podio. Leclerc intanto volava, ma all’improvviso, al 46esim giro, ha segnalato problemi via radio. Le ultime tornate sono diventate un calvario, con la Rossa sempre più lenta per il guasto al sistema elettrico della power unit. Prima Hamilton, poi anche il lontanissimo Bottas lo hanno raggiunto e superato. La sorte ha avuto pietà del giovane pilota, facendo planare in pista la safety car a tre giri dalla fine per un doppio stop lungo il tracciato delle due Renault. Max Verstappen, che aveva Leclerc nel mirino, non è riuscito a superarlo, chiudendo quarto.