Il doppio rientro di Dustin Johnson e Francesco Molinari per un appuntamento clou che precede il Masters. E poi il ritorno del pubblico sugli spalti negli Stati Uniti per la prima volta da marzo dopo l’esperimento alle Bermuda della scorsa settimana al Barracuda Championship. È tutto pronto per lo Houston Open, evento del Pga Tour in programma in Texas da giovedì 5 a domenica 8 novembre.
Nell’antipasto Major (il Masters si giocherà ad Augusta dal 12 al 15 novembre) grande attesa per Johnson, sul green dopo uno stop di sei settimane dovuto prima alle fatiche dello Us Open e poi alla positività al Covid-19. Il numero 1 mondiale a Houston punta a consolidare la sua leadership approfittando anche dell’assenza dello spagnolo Jon Rahm, secondo nel ranking, che prima con la CJ Cup e poi con lo ZoZo Championship ha fallito le chance di sorpasso.
Dopo aver giocato lo Shriners Hospitals for Children Open (a sette mesi di distanza dalla sua ultima gara) Chicco Molinari è tra i big dello Houston Open. Quattro settimane dopo l’ultima volta, il campione azzurro sarà della partita per preparare al meglio il Masters, sogno accarezzato nell’aprile 2019 prima del vero crollo di risultati seguito poi dal lockdown e dal trasferimento da Londra a Los Angeles.
Al Memorial Park, teatro di gara, saranno ammessi 2.000 spettatori al giorno contro i 500 previsti alle Bermuda. Tra mascherine obbligatorie, distanziamento sociale e controllo della temperatura corporea. Un esperimento, con l’obiettivo del Pga Tour di tornare alla normalità già nel primo trimestre del 2021, Covid permettendo.
A difendere l’unico titolo fin qui conquistato sul circuito sarà il californiano Lanto Griffin. Tra i favoriti, oltre a Johnson, ecco l’inglese Tyrrell Hatton (numero 10 mondiale) e l’americano Brooks Koepka che ha contribuito, con l’architetto Tom Doak, a rimodernare il campo gara. Nel field, tra gli altri, anche l’australiano Jason Day, l’irlandese Shane Lowry, lo spagnolo Sergio Garcia, il norvegese Viktor Hovland e il giapponese Hideki Matsuyama. Senza dimenticare gli statunitensi Phil Mickelson (vincitore nel 2011 che al contrario di Tiger Woods ha scelto di giocare l’Houston Open prima del Masters) e Jordan Spieth, i britannici Lee Westwood e Danny Willet, e l’australiano Adam Scott (a segno nel 2007), anche lui al rientro – così come Johnson – dopo lo stop forzato per aver contratto il Coronavirus.
Prima lo Houston Open poi il Masters. In Texas è sfida show con Johnson e Molinari. In palio, oltre al titolo, un montepremi di 7 milioni di dollari.
Golf, Molinari sogna di fare l’americano
Nov 04, 2020Altri Sport, Storie
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