Djokovic, l’anima oltre il tennis
Djokovic, l’anima oltre il tennis.
Esperienze mistiche oltre che sportive? Forse, stando alle parole del re del tennis, Novak Djokovic, che ha ricevuto per la quarta volta in carriera il Laureus World Sports Awards come miglior atleta. “Ci sono state parecchie partite in cui mi sono sentito come se avessi avuto un’esperienza al di fuori del corpo e una di queste è stata la finale dell’Australian Open 2012 contro Nadal, dove abbiamo giocato quasi sei ore”.
L’anima oltre il tennis. E Djokovic non si ferma: “È davvero difficile da spiegare quando ti senti presente ma in qualche modo non presente, perché il dolore fisico è così grande che non senti più il tuo corpo, ma è come stesse guidando una sorta di pilota automatico che ti porta nel luogo desiderato che tu determini mentalmente. È stata una di quelle esperienze in cui senti che c’è una forza più grande che ti spinge in avanti».
Nole, come è conosciuto non solo nell’ambiente della racchetta, ha anche approfondito queste sue convinzioni: “Sono un grande sostenitore di questo – afferma – e faccio sempre affidamento sulla mia fede. Cerco di essere grato ad un creatore e ad un maggiore potere e aiuto universale che tutti riceviamo. Cerco di ricordarmi quanto sono benedetto e cerco di non dare le cose per scontate”.