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Thursday 21 November 2024
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Con Maradona adesso il cielo è più azzurro

di Aniello Sammarco

Stavolta la morte non è riuscita a superarla con un dribbling dei suoi, di quelli che lasciavano di sasso i difensori avversari e annichiliti i portieri, anche i migliori, di ogni parte del mondo. Il cuore di Diego Armando Maradona, quello che ha donato agli appassionati di calcio e che ha lasciato in eredità ai suoi argentini e ai tifosi del Napoli, non ha retto più. A 60 anni il Pibe de oro se ne è andato, ci ha salutati lasciandoci l’amaro in bocca, dopo che per diverse decine di minuti in tanti hanno sperato che dall’Argentina prima e da qualche altra parte del mondo poi arrivasse la smentita, l’ennesima della sua straordinaria e tormentata carriera.

Stavolta la “rettifica”, come capitato diverse volte in merito alle voci di suoi clamorosi trasferimenti,  non è stata battuta da nessuna agenzia, rilanciata da nessun sito, ribattuta da nessuna prime pagine di alcun giornale.

La mano de Dios da ora in avanti ci saluterà da lassù, da quel cielo azzurro come azzurra è stata la sua vita, azzurra la sua carriera divisa tra le gioie con l’Argentina e le magie regalate a Napoli e a tutta l’Italia e da qui a tutto il globo.

Definire Maradona adesso che non c’è più è tanto facile quanto clamorosamente difficilmente. Per il calcio e per lo sport, Diego è stato qualcosa di unico, un inventore pur non avendo inventato nulla, geniale nell’incredibile semplicità di fare cose che altri non avrebbero immaginato nemmeno di pensare. “Io facevo col pallone quello che lui poteva fare con un’arancia” disse di lui alcuni anni fa un altro grandissimo del calcio di una volta, Le Roi Michel Platini, che non è stato proprio un signor nessuno nel mondo del calcio degli anni ’80-90.

Ma così come è stato immenso e inarrivabile sul terreno di gioco, Dieguito è stato purtroppo inimitabile (in negativo) anche senza il pallone tra i piedi. Nelle sue tante cadute prese in una vita ricca di sregolatezze, però è sempre riuscito a rialzarsi, a rimettersi in moto, a rilanciarsi. Ma col passare degli anni il fisico era stato minato da quell’esistenza fatta di eccessi, tanti eccessi, troppi eccessi. Pochi giorni fa aveva “scampato” un altro fosso, come dicono nella “sua” Napoli: un’operazione alla testa, dalla quale era uscito, con fatica ma con l’abilità che solo un campionissimo sa sfoderare nelle occasioni che contano. E quando in tanti ancora gridava all’ennesimo miracolo, Maradona ha dovuto dire basta. E il mondo ha scoperto quanto Diego aveva fatto per il mondo. Come capita spessissimo, forse troppo tardi.