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Saturday 23 November 2024
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Catania, il cavaliere della corsa e della lotta alle barriere

Catania, il cavaliere della corsa e della lotta alle barriere.

Catania, il cavaliere della corsa e della lotta alle barriere. Non chiamatelo Cavaliere. Anche se il titolo Massimo Catania se l’è guadagnato sul campo, scelto dal Presidente della Repubblica in persona insieme ad altri 32 nominati: cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica voluto da Sergio Mattarella “per il suo generoso impegno – questa la motivazione – nella sensibilizzazione sul tema delle barriere architettoniche e sociali”.

Lo sport gli ha aperto le porte del Quirinale, insieme alla sana amicizia con Giusy La Loggia, ragazza affetta dalla sindrome atassica e per questo costretta sulla sedia a rotelle. Dal loro primo incontro, al termine di una gara a Regalbuto (Enna), è nata una straordinaria condivisione. Adesso corrono insieme: Catania spinge la carrozzina, Giusy gli dà il ritmo. Insieme, stando ai calcoli dei due, hanno percorso in due anni oltre 530 km, correndo tre maratone (Palermo, Messina e Catania) e svariate altre gare più corte: “Giusy mi ha dato nuova forza – ha detto il 39enne – e non avverto alcuna fatica a fare ciò che faccio”. L’amicizia come detto è nata per caso, quando Massimo Catania al termine della gara a Regalbuto ha regalato a Giusy La Loggia la medaglia che aveva ricevuto poco prima: “Lei era una semplice spettatrice. Poi ci siamo rincontrati e altrettanto per caso è nata l’idea di fare insieme la prima gara”.

Da allora è stato un crescendo di emozioni legate al podismo. Fino alla telefonata della segreteria del Presidente della Repubblica: “Sulle prime – racconta il trentanovenne – ho pensato si trattasse di uno scherzo, tanto da non dare peso a ciò che mi veniva detto, tantomeno alla possibilità di verificare la notizia sul sito della Presidenza della Repubblica. È stata poi Giusy, con una successiva telefonata, a dirmi che era tutto vero”.

Vero come la loro amicizia, nata di corsa e che di corsa ha superato tante barriere, accendendo i riflettori sulle sindromi atassiche.