Anche Svezia si è arresa al Coronavirus. Le tre ultime gare di Coppa del Mondo donne in programma ad Aare sono state cancellate. In questo modo l’azzurra Federica Brignone, prima italiana della storia, ha vinto la Coppa assoluta visto che si trovava al comando della classifica generale. Brignone ha vinto per la stessa ragione anche la Coppa di gigante, dopo aver già conquistato quella di combinata.
La squadra italiana donne è così la più forte del mondo. Con 4.069 punti la squadra femminile ha infatti vinto, risultato senza precedenti, la classifica per nazioni. È un primato che del resto si era ripetuto praticamente nel corso di tutta la stagione. Al secondo posto l’Austria, la grande sconfitta, con 3.815 punti. Terza al Svizzera con 3.753.
Secondo quanto si è appreso la decisione di cancellare le ultime gare di Coppa del Mondo di sci femminile è stata presa direttamente dalla Fis ed annunciata dal responsabile delle gare donne, l’italiano Peter Gerdol, nella consueta riunione dei capi squadra che si tiene alla vigilia di ogni gara. Gerdol ha spiegato che in relazione al Coronavirus non c’erano le condizioni per disputare serenamente queste gare. Molte squadre – tra cui, come si è appreso, quelle di Norvegia, Germania ed Austria – avrebbero espresso fortissime preoccupazioni e riserve sulla partecipazione delle loro atlete.
Il trionfo di Federica Brignone ed il primo posto dell’Italia nella classifica per nazioni femminile con 4.069 punti, davanti a potenze mondiali come Austria e Svizzera, riempiono di legittima soddisfazione Gianluca Rulfi, direttore tecnico del gruppo Elite della Fisi. È il gruppo comprendente oltre a Brignone pure Sofia Goggia e Marta Bassino, le punte di diamante della nazionale italiana. “La vittoria di Federica rappresenta l’esito naturale della sua stagione disputata ai massimi livelli. Ogni classifica di specialità lo testimonia, è stata una battaglia sportiva serrata durata un’intera stagione, eravamo pronti a giocarcela anche ad Aare. Brignone raccoglie quanto non ha raccolto negli anni passati, quando la sfortuna le ha voltato più volte le spalle. In senso generale è il successo del nostro progetto – ha spiegato Rulfi – Le atlete hanno ottenuto il massimo di quello che meritavano e la federazione è stata brava a mettere a disposizione la struttura adatta. I segnali per il futuro sono ottimi da tutte le squadre: dalle giovani di slalom che stanno crescendo esponenzialmente, alle velociste, per arrivare alle nostre ‘senatrici’ che hanno dato il giusto esempio”.