A Maddaloni il ricordo di Marco Pantani
A Maddaloni il ricordo di Marco Pantani.
Con il tempo, pur diventando leggenda, il mito non è riuscito a spazzare via le ombre, né a dissipare i dubbi. Sulla morte di Marco Pantani, arrivata il 14 febbraio di 15 anni fa a privare lo sport italiano di un eroe seppure della categoria “maledetti”, si è fatta luce solo fino a un certo punto e ci sono volute almeno due inchieste per arrivare al verdetto della Cassazione: il Pirata non è stato ucciso. La Corte suprema ha sentenziato una volta per tutte, per sempre, ma la famiglia del corridore non ha mai accettato il verdetto, mentre i suoi tifosi di sempre continuano a discutere. In questi 15 anni senza Pantani si è sempre dibattuto sulla fine ingloriosa di un campione che rilanciò il ciclismo. La verità è sempre appartenuta a qualcuno, però.
Vincitore nello stesso anno (1998) del Giro d’Italia e del Tour de France, Pantani venne ritrovato senza vita nel residence “Le Rose” a Rimini, pochi anni dopo le sue ultime pedalate in alta quota. Una fine con tante domande senza risposta che, solo pochi anni prima, nessuno avrebbe potuto prevedere e neppure immaginare.
Della figura di Pantani parleranno mercoledì 13 febbraio nel Villaggio dei ragazzi di Maddaloni il giornalista Gian Paolo Porreca e Carmine Castellano, che è stato a lungo direttore del Giro d’Italia. L’appuntamento è alle ore 10 presso la Sala Chollet del Villaggio dei ragazzi.