Castelnuovo, giovane immigrato deve dire addio alla sua squadra
Castelnuovo, giovane immigrato deve dire addio alla sua squadra. La storia è triste e strappalacrime. Senza risvolti politici di sorta, è quella di Anszou Cissè, per i tecnici e i compagni di squadra semplicemente “Paul Pogba” come è stato ribattezzato dai direttore sportivo dell’Us Calcio Castelnuovese, squadra laziale che milita nel campionato di Prima Categoria.
Anszou Cissè è giunta in Italia poco più di due anni fa, in uno dei tanti viaggi della speranza che hanno portato sul nostro territorio centinaia di extracomunitari. Dopo qualche peripezia è arrivato al Cara (centro accoglienza richiedenti asilo) di Castelnuovo. L’avventura calcistica è iniziata per caso, come racconta il direttore sportivo della Castelnuovese Mario Monteleone: “Giocammo un’amichevole contro la squadra del Cara. Il ragazzo si muoveva bene e alla fine del match gli chiesi se voleva continuare ad allenarsi con noi. Parlava solo francese e un po’ di inglese, quindi per capirci ci vollero diversi minuti. Una volta compresa la mia richiesta accettò con entusiasmo”.
A quella prima partita risale il soprannome: “Aveva i capelli corti e un ciuffo biondo come l’ex calciatore della Juventus. Quindi lo soprannominai Paul Pogba”.
Anszou Cissè gioca con la Castelnuovese da due anni ma ora dovrà andare via. Non per una cessione, non per un salto di categoria, né per un infortunio. Il Cara di Castelnuovo deve chiudere e la sua destinazione è al momento ignota. L’attaccante – questo il ruolo ricoperto dal ragazzo senegalese – non potrà più allenarsi e giocare.
I suoi ultimi allenamenti iniziano e finiscono tra le lacrime: “Mi dispiace – racconta, oggi che parla un discreto italiano – come dispiace a tutti i miei compagni. Ho parlato e massaggiato con il capitano e con l’allenatore: sono dispiaciuti quanto me. Dove finirò? Non lo so, e questa è l’incognita più grossa”. In bocca al lupo Anszou “Pogba”!
