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Wednesday 18 December 2024
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Oliva, il tour contro il bullismo chiude a Roma

Lo sport come motore dei valori da trasmettere ai giovani. Lo spettacolo di Patrizio Oliva diventato una tournee per le scuole: partito dalla Campania, dopo la Puglia e la Liguria, termina a Roma dove sarà rappresentato al Teatro Ghione, martedì 17 dicembre, alle ore 10.30. Il progetto è realizzato dall’associazione culturale Arteteca con il contributo del Ministero per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per lo Sport, con il patrocinio dell’Unione Stampa Sportiva Italiana e con il sostegno di Union Gas e Luce.

Il programma vedrà l’esibizione del campione olimpico di pugilato, a cui farà seguito un dibattito che coinvolgerà, insieme a lui, il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, lo storico volto del giornalismo sportivo Mario Mattioli, l’organizzatore della tournée Maurizio Marino, e Rossella Pugliese, l’attrice che interpreta il ruolo della mamma di Oliva nello spettacolo. Nel pubblico saranno presenti gli alunni provenienti da diversi istituti scolastici della Capitale. L’obiettivo di questi incontri-spettacolo e del conseguente dibattito è il contrasto dei comportamenti di violenza verbale, fisica e psicologica, il cosiddetto bullismo giovanile – spiega l’organizzatore Maurizio Marino – con la sensibilizzazione, l’educazione e la promozione di un ambiente scolastico sicuro e accogliente, attraverso il racconto dello sport e di un modello sportivo esemplare quale Patrizio Oliva, campione olimpico e mondiale di pugilato”.

Quello che più mi ha colpito nel corso delle tappe in giro per l’Italia, indipendentemente dai territori, è stato il silenzio in sala durante lo spettacolo – aggiunge Patrizio Oliva- Avere centinaia ragazzi delle scuole che seguono con una tale attenzione uno spettacolo teatrale è raro ed è la conferma che l’idea di questo progetto è vincente. E la riprova l’abbiamo avuta, tappa dopo tappa, con il dibattito post esibizione che ha coinvolto decine di ragazzi in ogni occasione. È necessario parlare un linguaggio a loro comprensibile per farsi capire e riuscire in qualche modo a smuoverne le coscienze per ottenere un reale cambiamento. È uno spettacolo che permette di far capire che si possono coronare i propri sogni e avere risultati anche se si proviene da contesti difficili come il mio. Molti ragazzi oggi si sentono avviliti perché non vedono possibilità, ma con la mia storia dimostro che, pur venendo dalle macerie della vita, si possono conquistare risultati, rifiutando anche il richiamo della malavita. All’epoca non avevo neanche i soldi per acquistare il biglietto dell’autobus e facevo ogni giorno quindici chilometri per allenarmi e realizzare il mio sogno. È la dimostrazione che per raggiungere il successo non ci sono scorciatoie ma solo lavoro, fatica e sudore, a differenza di quanto ai giovani traspare frequentando il mondo dei social. Le scorciatoie sono pericolose e avvicinano alla criminalità, mondo dal quale una volta entrati non si può uscire”.