La Ferrari arrivata da favorita a Sochi non riesce a spezzare la tradizione che vuole la Mercedes sempre vincente nel Gp di Russia. Guasti, errori e sfortuna le confezionano una beffa inattesa e così è servita la doppietta per il team rivale, con Lewis Hamilton che vince l’82esima gara in carriera e con 322 punti prenota il suo sesto titolo mondiale. Una gran delusione per il Cavallino, che il terzo posto di Charles Leclerc lenisce appena, dopo le tre vittorie inanellate tra Spa, Monza e Singapore. Delusione per il monegasco, perplesso anche per quanto avvenuto in pista con Sebastian Vettel, e soprattutto per il tedesco, appiedato dalla sua SF90 appena dopo il pit stop a metà gara.
Tutto il lavoro fatto a Maranello che aveva portato al riscatto dopo la sosta estiva viene messo ancora in discussione da un problema di affidabilità, con l’unità elettrica del propulsore di Vettel che si ammutolisce dopo il pit stop, al 28esimo giro. L’inevitabile ritiro determina la virtual safety car e le Mercedes passano davanti dopo la sosta ai box, vanamente poi inseguite da Leclerc che troppo tardi decide un secondo pit per tentare l’assalto finale. E dire che fino a quel momento le Rosse andavano come orologi, conducendo la gara senza sforzo anche se non senza qualche tensione.
La strategia prevedeva che Leclerc dalla pole concedesse la scia a Vettel, dietro a lui in griglia, per passare Hamilton. Il tedesco supera entrambi, si porta al comando e allunga tanto da non farsi risuperare dal compagno di squadra, nonostante i richiami. Al muretto chiamano così ai box Leclerc al 23esimo giro, tardando invece il pit di Vettel, cosa che consente al monegasco di riprendersi la leadership. Tutto sembra portare ad una comoda doppietta, poi l’improvviso patatrac spezza ogni sogno di gloria, facendo sorridere Hamilton e soprattutto Toto Wolff, il team manager Mercedes spiazzato dall’improvviso dominio delle Rosse.
Comprensibile l’amarezza del suo rivale, Mattia Binotto: “Per vincere bisogna essere perfetti. C’è tanto dispiacere ma le prestazioni ci incoraggiano e un terzo posto non ci accontenta più” dice il team principal di Maranello che promette un riscatto già tra due settimane in Giappone. Sulla strategia, Binotto spiega che “avevamo chiesto a Charles di concedere la scia a Sebastian. Forse avremmo dovuto essere ancora più chiari prima della gara, impareremo”. Di sicuro si attende delle spiegazioni Leclerc, secondo il quale il terzo posto è “il massimo che si poteva fare” dopo l’ingresso della virtual safety car. “Dobbiamo migliorare nel passo gara – aggiunge il giovane pilota – per inseguire Bottas si surriscaldava tutto”. Esulta Hamilton: “Non abbiamo mai mollato tutto il week end, è stato straordinario concludere così, vedendo quanto sono stati veloci gli altri – sottolinea il britannico – Aspettavamo da tanto questo successo e ogni vittoria per me è come la prima. Adesso pensiamo a fare un passo alla volta senza inciampare”.