Metti una sera a cena con Canada, Giappone, Italia e Stati Uniti. Il Canada con Pino Porzio, allenatore della formazione nordamericana maschile che a marzo disputerà a Rotterdam le qualificazioni olimpiche. Il Giappone con Yoji Omoto e Takeshi Inoue. Omoto è l’allenatore del Giappone maschile che in questi giorni sta svolgendo un common training con l’Acquachiara. Inoue è membro della commissione tecnica della Fina ed è l’allenatore del californiano United Waterpolo Club, oltre che uno dei personaggi più amati e stimati del panorama pallanuotistico mondiale.
A rappresentare l’Italia, oltre a Pino Porzio, gli acquarini Franco Porzio, Mauro Occhiello e Gianluca Leo, direttore sportivo del club biancazzurro.
Perché questa cena? Per far assaggiare agli ospiti giapponesi le specialità tipiche napoletane. Ha detto Pino Porzio: “Complimenti al Giappone. È la nazione che negli ultimi anni ha fatto il maggior salto di qualità, ed il merito è soprattutto di Yoji Omoto, che ringrazio per aver ospitato il mio Canada durante la nostra tournèe in Giappone”.
“Ma per crescere ancor di più – ha sottolineato Omoto – abbiamo bisogno di migliorare determinate situazioni di gioco. Ecco perché abbiamo accolto con entusiasmo l’invito dell’Acquachiara di allenarci insieme nella loro piscina sociale, che è lunga 25 metri. Le dimensioni ridotte ci permettono di diventare più bravi negli spazi stretti, in particolare quando gli avversari ti mettono le mani addosso”.
Un invito ricambiato. Una delegazione dell’Acquachiara sarà ospite del Giappone durante le Olimpiadi di Tokio. Ed ecco Franco Porzio: “Sono onorato che il Giappone, una delle realtà più importanti della pallanuoto mondiale, abbia scelto l’Acquachiara. Questi common training sono importantissimi non solo dal punto di vista di tecnico. Sono il passepartout per stringere sinergie fondamentali indispensabili per l’attività delle nazionali e di club”.
Infine Takeshi Inoue: “Al di là degli aspetti tecnici e culturali che hanno accompagnato questo common training tra l’Acquachiara e la nazionale giapponese, sono estremamente felice di aver avuto l’opportunità di tornare in Italia e a Napoli, città che mi è entrata nel cuore”.
Sua figlia Ann, con la calottina del Giappone, ha preso parte alle Universiadi 2019. Papà Takeshi ovviamente era sugli spalti.
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