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Friday 22 November 2024
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Il nuoto azzurro cala un poker d’assi alla Scandone

Il nuoto italiano prepara la Mission Napoli 2019. Sarà una spedizione di altissima qualità quella selezionata dalla Fin e dal direttore tecnico delle squadre nazionali, Cesare Butini; oltre 60 atleti, tra uomini e donne, che proveranno a colorare di azzurro la piscina della Scandone per l’occasione tirata a lucido e completamente ristrutturata. Non rappresenterà un ostacolo neanche la quasi concomitanza con il Mondiale di Gwangiu in programma dal 12 al 28 luglio. A quattro “punte” azzurre saranno, infatti, chiesti gli straordinari: parteciperanno all’Universiade di Napoli con l’obiettivo di salire sul podio per poi volare in Corea del Sud per difendere i colori italiani alla rassegna iridata. Quattro gli stakanovisti che, nei piani di Butini, proveranno ad andare a medaglia a Napoli prima del lungo trasferimento in Asia orientale: Domenico Acerenza, Ilaria Cusinato, Matteo Ciampi e Silvia Scalia.

Domenico Acerenza, 25 anni potentino, è uno dei veterani del gruppo, avendo preso parte anche alla passata edizione dell’Universiade a Taipei. A lui toccherà tenere alto il prestigio italiano in tre gare (400, 800 e 1500 sl) diventate negli ultimi anni terreno di conquista del nuoto azzurro grazia alla premiata ditta Detti-Paltrinieri. Ilaria Cusinato, argento nei 200 e nei 400 misti agli Europei di Glasgow dell’anno scorso, raggiungerà la Campania con l’obiettivo di andare a medaglia; identico traguardo auspicato anche per Matteo Ciampi, la punta di diamante della selezione azzurra nei 200 sl. Attesa anche per Silvia Scalia che dopo aver stabilito ai recenti campionati italiani di Riccione il nuovo record dei 50 dorso ha già messo nel mirino una medaglia all’Universiade di Napoli. “Le Universiadi hanno sempre rappresentato – dichiara Cesare Butini – un appuntamento molto importante del programma tecnico delle nostre squadre nazionali. Nell’edizione 2019, anche a fronte della profonda sinergia che ci lega al Cusi, abbiamo selezionato, in base ai criteri emanati, una rappresentativa numerosa e soprattutto molto qualitativa”.